Infrastrutture: indennizzi per i danni temporanei da cantierizzazione.
La quantificazione dell’indennizzo, che spetta ai privati, non può essere autodeterminata dalla Pubblica amministrazione
Di: Paolo Prato
Pubblicato in data: 2024-10-19
È la situazione dei proprietari di abitazioni prospicenti i cantieri che subiscono per tutta la durata degli stessi (di solito per anni) gli aumenti di immissioni rumori, vibrazioni, polveri e riduzioni all’accessibilità alle loro case. Non è infatti infrequente che i soggetti attuatori delle opere pubbliche si rifiutino di indennizzare i privati danneggiati dai nuovi cantieri o si limitino a offrire la ricollocazione dei residenti, solo per i soggetti maggiormente interferiti dalla costruzione delle nuove opere pubbliche, senza specificare a che titolo di responsabilità offrono il ristoro. Questa “zona d’ombra” ha come conseguenza che la Pa, nelle trattative dirette con i privati interferiti dai cantieri, per determinare gli indennizzi applichi delle “linee guida” emanate dalla stessa, che non hanno un valore di legge, ma solo di regolamento interno. Spesso i soggetti attuatori delle nuove opere pubbliche stipulano accordi prevedendo “protocolli di intesa” con Enti territoriali, senza tuttavia ammettere ai tavoli rappresentanze dei privati danneggiati.
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